Autore: Sorrento, Mauro

Titolo Tesi: Scoprire le location e il making of del cinema e della serialità di genere crime. L’utilizzo della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata nel film-induced tourism.

Abstract:

L’immagine del territorio veicolata dalle produzioni cinematografiche e televisive induce negli spettatori il desiderio di entrare in contatto con quei luoghi ed il fenomeno del turismo indotto dalla visione di film e serie televisive, noto come film-induced tourism, ne è la testimonianza. In questo contesto le opere audiovisive di genere crime con le loro particolari atmosfere, contribuiscono a far conoscere luoghi periferici e aree urbane meno note a favore delle quali si aprono notevoli opportunità in termini di marketing territoriale. La realizzazione di film e serie sul territorio, stimolata spesso dall’attività di promozione delle Film Commission e dai film fund locali e regionali, crea un indotto economico dovuto sia alla permanenza delle troupe presso quelle destinazioni, sia per l’impiego di personale locale nella produzione. Ad apportare ulteriori benefici economici ai territori che ospitano film e serie televisive sono i flussi turistici di appassionati e curiosi desiderosi di scoprire in prima persona le location. Uno degli strumenti più utilizzati per promuovere il cineturismo è costituito dai tour organizzati da associazioni locali che, tramite visite guidate a piedi o con altri mezzi, conducono gli spettatori, divenuti ormai turisti, alla scoperta dei luoghi e degli ambienti visti sul piccolo e sul grande schermo. In particolare è stato preso in esame uno dei progetti più innovativi in Italia e in Europa relativi a questo ambito, il progetto “Esterno/Giorno” a cura dell’associazione casa del Cinema di Trieste di cui fa parte anche la Film Commission Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa prevede alcuni itinerari a piedi o in autobus alla scoperta delle location in cui sono stati girati o ambientati film e serie televisive. I partecipanti sono guidati da critici cinematografici e figure professionali che hanno preso
parte alla realizzazione o alla produzione delle opere cine-televisive realizzate in quei luoghi e durante il percorso raccontano curiosità, aneddoti e dettagli sul making of delle pellicole girate in quegli spazi. Questi itinerari coinvolgono e stimolano anche l’interesse dei residenti, spesso chiamati a fronteggiare i disagi legati alle produzioni cine-televisive, e costituiscono per tutti i partecipanti una rara occasione per conoscere luoghi nascosti, poco noti o normalmente inaccessibili. L’introduzione di visori per la realtà virtuale durante le passeggiate organizzate da “Esterno/Giorno” consente di far fronte al problema dell’impossibilità di visitare alcuni luoghi interdetti per problematiche legate alla sicurezza o perché di proprietà privata. Tramite i contenuti immersivi, quali fotografie e video a 360°, mostrati ai turisti nei visori in prossimità di alcune location, sono svelati ulteriori dettagli legati alla scelta e all’uso degli spazi, al set, agli effetti speciali e ai ruoli delle figure professionali coinvolte nella realizzazione del film o della serie. Il caso di studio analizzato è quello relativo all’itinerario monotematico sulla serie di genere crime La Porta Rossa. Unitamente ad un’analisi approfondita della possibilità di impiego di ulteriori tecnologie immersive nell’ambito del cineturismo, come la realtà virtuale e la realtà aumentata, la ricerca ha portato a comprendere come il genere crime possa rappresentare il terreno ideale per la sperimentazione tecnologica legata al film-induced tourism. I luoghi periferici o poco noti in cui sono ambientati i crime drama agevolano i meccanismi di detection a cui è abituato lo spettatore. Quest’ultimo è chiamato a compiere un’esplorazione ibrida, tra reale e virtuale, di quegli spazi che hanno costituito le scene del crimine o in cui si sono sviluppate indagini e risolti misteri, appassionandosi ed emozionandosi come nella visione del film o
della serie. Il confine creato dallo schermo televisivo o cinematografico viene in qualche modo varcato e le capacità di osservazione dello spettatore/turista vengono estese. Le tecnologie immersive consentono al cineturista di vivere un’esperienza emozionale e sensoriale più completa e più vicina alla dimensione del film o della serie di genere crime dalla quale è stato attratto.

Tipologia del documento: Tesi di laurea

Autore della tesi: Sorrento, Mauro

Relatore della tesi: Re, Valentina Carla

Correlatore della tesi: Coviello, Massimiliano

Corso di Laurea: Media and Performing Arts – Comunicazione e DAMS- L3/20

Data di discussione della Tesi: 18 Ottobre 2019

Keywords: realtà virtuale, realtà aumentata, film-induced tourism, cinema, making of

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