Dis-ordine, pensiero, decisione
Marco Emanuele
L’idea di ordine qui esposta si chiama dis-ordine. L’ordine, infatti, si nutre delle contraddizioni della realtà ed evolve in esse. È molto difficile, per noi abituati alla fissità dell’idea di ordine, concepirequalcosa che non stia in quella logica: eppure, il dis-ordine è dentro di noi, noi siamo dis-ordine. Il dis-ordine nasce dalla considerazione di ciò-che-siamo, per comprendere dove stiamo andando e dove potremmo andare; la fissità dell’idea di ordine, infatti, ci sta facendo sbattere in maniera brutale contro
la realtà dinamica, a cominciare dalla nostra di persone umane. Il percors del dis-ordine, pertanto, è l’unico possibile: non è una scelta.
Se tendiamo al dis-ordine, di fatto ri-conciliandoci con la realtà-che-è, ne consegue che vanno a modificarsi profondamente tutti i nostri paradigmi consolidati. In primo luogo, il pensiero diventa
laterale, critico e complesso. In secondo luogo, la decisione, esercizio storico del potere, diventa contributo alla costruzione del progetto storico di ogni “persona sovrana” come parte integrante e non
esaustiva dell’umanità.
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