Autore: Massimo Proto

Editore: Giuffrè

Titolo della rivista: Variazioni su temi di Diritto del lavoro

Anno di pubblicazione: 2017

Codice ISSN: 2499-4650

Contributo in rivista

Abstract:

A partire dagli anni novanta del secolo scorso sono state introdotte e diffuse, nel nostro or-dinamento, nuove ipotesi di nullità, di derivazione comunitaria; le quali, per un verso, si mostrano lontane rispetto a quelle previste dal codice civile e, per altro verso, presentano alcuni tratti comuni alla disciplina codicistica in tema di annullamento del contratto.
Sono le così dette nullità di protezione, pensate dal legislatore con l’intento di riequilibrare la posizione di relativa debolezza che soffrono innanzitutto i consumatori. Sul piano della disciplina, le nuove nullità si collocano in una zona intermedia tra le due forme classiche di invalidità (nullità e annullamento), presentando sovente caratteristiche dell’una (come la ri-levabilità d’ufficio del vizio e la imprescrittibilità dell’azione) e dell’altra (come la legitti-mazione limitata soltanto alla parte così detta ‘debole’). In questo àmbito, particolare rilievo assume la questione se il carattere relativo della nullità possa predicarsi anche in mancanza di una deroga espressa all’art. 1421 cod. civ.: se, cioè, la regola della legittimazione relativa risulti applicabile, al di là delle ipotesi espressamente previste dalla legge, ogni qual volta tra i contraenti si dia un posizione ‘asimmetrica’. La nullità protettiva, in tal modo, estenderebbe la propria sfera di applicazione oltre l’atto di consumo, interessando anche l’atto civile e l’atto di commercio.

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