Cinema, serie tv ed “evasione”. Voci dal mondo della produzione audiovisiva ai tempi dell’emergenza Covid-19.

Valentina Re - Nel quadro drammatico dell’emergenza sanitaria e dell’impatto delle misure di distanziamento sociale sul settore audiovisivo, abbiamo intervistato rappresentanti delle film commission e sceneggiatori già coinvolti nel progetto europeo DETECt—Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives. Le loro voci ci offrono un lucido spaccato della situazione attuale, in cui fiducia e preoccupazione convivono.

L’Europa in una stanza. “Criminal” di George Kay e Jim Field Smith.

Massimiliano Coviello - Dalle indagini di Auguste Dupin a quelle del commissario Montalbano, da Il mistero del Falco (Huston, 1941) a The Irishman (Scorsese, 2019), da La signora in giallo (1984-1996) fino a True Detective (2014-): una manciata di esempi presi all’interno di un lungo arco temporale, compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni dieci del nuovo millennio, a cavallo tra letteratura, cinema e televisione, sono sufficienti a dimostrare la capacità della crime fiction e dei suoi molti sottogeneri di radicarsi nell’immaginario di lettori e spettatori, sollecitandone la curiosità nei confronti del mondo poliziesco e di quello criminale, e offrendo dei modelli interpretativi alle inquietudini e alle pulsioni violente che attraversano il corpo sociale già a partire dall’avvento della modernità industriale (Turnbull 2019, pp. 44-80; Kinght 2007, pp. 30-63).

Sensibilità e potere. Il cinema di Pablo Larraín

Coviello Massimiliano; Zucconi Francesco - Da "Fuga" (2006) a "Il club" (2015), da "Neruda" (2016) a "Jackie" (2016), passando per "Tony Manero" (2008), "Post mortem" (2010) e "NO. I giorni dell’arcobaleno" (2012), il cinema di Pablo Larraín si sviluppa a partire dalle vicende storiche e politiche che hanno sconvolto il Cile nel corso del Novecento per spingersi altrove, fino al cuore degli Stati Uniti d’America.

Testimoni di guerra. Cinema, memoria, archivio

Coviello Massimiliano - This volume examines the figures and the reports of the witness within contemporary cinema, with particular attention to the representation of the conflicts that took place between the end of the 20th century and the first decade of the new millennium.