Maria Elena Napoleoni

Area: BALISTICA FORENSE

Cos’è e che attività svolge il Banco Nazionale di Prova

Il BNP è istituzionalmente il “controllore tecnico” della rispondenza delle armi e delle munizioni alle norme previste dalla legge.

  •  Può essere considerato una sorta di “ufficio anagrafe” delle armi prodotte in territorio Nazionale ed in parte di quelle importate. 
    Il BNP prevede che tutte le armi vengano sottoposte a prove tecniche di selezione e certificazione che possono essere suddivise in tre settori:
    – Prova delle armi
    – Controllo delle munizioni commerciali

  • le dimensioni della camera per le armi a canna liscia
  • l’eventuale numero di iscrizione al vecchio Catalogo Nazionale per le armi rigate (il Catalogo Nazionale, istituito con la Legge 110 del 1975 era un elenco gestito dal Ministero dell’Interno nel quale, su richiesta del produttore, venivano registrate le armi da fuoco portatili dotate di canna rigata)

Sulle armi che superano i test di prova, il BNP imprime i punzoni caratteristici di           riferimento. 

Il procedimento di prova individuale, a cui deve essere sottoposta ogni singola arma, viene eseguito in conformità alle norme C.I.P. (Commissione Internazionale Permanente per l’ uso e la manutenzione delle armi portatili) e prevede le seguenti fasi:

  1. Controllo dei marchi distintivi, che consentono l’identificazione dell’arma, presenza del nome, sigla o del marchio del fabbricante o assemblatore, anno e Paese o luogo di fabbricazione.

       Numero di matricola.

       Calibro  riportato sulla canna.
2) Controllo visivo e di funzionamento.
3) Controllo dimensionale delle caratteristiche che interessano la sicurezza di chi utilizzerà l’ arma.
4) Prova sparo di due cartucce, per ogni canna, che sviluppano una pressione del  25% superiore alla pressione delle cartucce commerciali. Per le armi incui è previsto l’impiego delle cartucce con pallini di acciaio, vengono esplosi 3 colpi per canna. Per i revolver viene invece sparata una cartuccia per camera.
5) Controllo dopo lo sparo: dopo lo sparo le armi vengono scrupolosamente  esaminate mediante  controllo visivo e con strumenti verificatori appositi.
6) Punzonatura e registrazione dei dati: se un’arma supera tutte le prove previste, il Banco appone i punzoni in conformità alle normative C.I.P..

I dati  vengono successivamente  riportati nel certificato di prova, che il Banco rilascia al presentatore dell’ arma.

 Il BNP, oltre ad attività istituzionali, svolge altre rilevanti attività

 complementari, tra cui:

– prove di resistenza balistica di giubbetti anti proiettili,

-elmetti,

-vetri anti proiettili,

– blindature, sia per le Forze di Polizia che per le aziende produttrici.

All’ interno del BNP viene conservato, inoltre, un archivio dei marchi identificativi depositati dai produttori di armi.
Il BNP è l’unico Ente autorizzato ad eseguire il collaudo riguardante l’aspetto balistico dei Poligoni di Tiro per le Forze Armate e di Polizia.
E’ ritenuto un  “Ente di Diritto Pubblico” e viene gestito da un “Consiglio di Amministrazione” nominato dal “Ministero dello Sviluppo Economico”.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da 12 membri, rimane in carica 4 anni ed elegge il proprio Presidente.
Il Direttore del Banco viene nominato dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, sentito il parere del Ministero della Difesa.
Il personale specializzato impiegato nel BNP prevede:

-Un Capo delle “Prove Armi” che dirige e sorveglia la prova delle armi presentate

-Un Capo del Laboratorio Balistico per la prova delle munizioni commerciali e delle prove balistiche speciali

-Un Capo Ufficio Amministrativo, impiegati tecnici ed amministrativi, operai e collaudatori tecnici.

Riferimenti storici e nascita del Banco Nazionale di Prova

Sembra che già nel 1700 esistesse un Banco di Prova della Repubblica di Venezia che scomparve con l’inizio del dominio austriaco. La nascita del BNP risale all’ anno 1910, in cui i fabbricanti di armi della Provincia di Brescia  costituirono un Consorzio con i Comuni di Brescia e Gardone V.T., la Camera di Commercio di Brescia ed il Ministero dell’Industria del Regno di Italia.

 Il Regio decreto a cui è riconducibile la nascita ufficiale del BNP è n° 20 del                  13/01/1910 “Banco di Prova con sede a Brescia e laboratori nei più importanti centri di produzione armiera: Gardone V.T. e Brescia.”

In principio i soci del Consorzio versarono contributi occasionali per sostenere le spese di avviamento.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, però, fu solo dal settembre 1920 che incominciò a funzionare la sezione di Gardone, mentre quella di Brescia iniziò l’attività già nel luglio 1921.
I test del Banco restarono facoltativi fino al 1923 anno in cui la legge n° 3152 li rese obbligatori. Con RD nel novembre 1925 il Banco di Prova assunse la denominazione specifica che ancora oggi lo identifica come “Banco Nazionale di Prova per le armi da fuoco portatili”.
Nel 1928 l’Italia aderì alla Convenzione di Bruxelles con cui alcuni paesi Europei riconoscevano reciprocamente le prove sulle armi effettuate dai rispettivi Banchi di Prova.
Negli anni 20, la crisi economica, determinò la chiusura del Banco di Prova di Brescia, rimase dunque la sola sezione di Gardone che andò sempre più affermandosi.

  Banchi di Prova nel mondo Il Banco di Prova italiano, come specificato in precedenza, agisce in conformità alle regole  stabilite dalla Commissione Internazionale Permanente (C.I.P)  per la prova delle armi da fuoco portatili  che, in forza della Convenzione di Bruxelles del 1969 ha definito,  per i paesi aderenti, le regole e i criteri fondamentali cui i singoli Banchi devono attenersi in modo che il linguaggio tecnico sia comune a tutti. A prova di ciò le armi testate presso uno dei banchi nazionali di prova (Italia, Germania, Austria, Belgio, Spagna, Cile, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Ungheria, Federazione Russa, Federazione Slovacca, Repubblica Ceca) sono riconosciute anche da tutti gli altri. Qualsiasi arma importata e testata in banchi che non aderiscono alle normative ed ai criteri stabiliti dal C.I.P dovrà quindi essere necessariamente sottoposta alle prove previste per legge, in  uno dei banchi che aderiscono al programma.. A breve saranno inseriti nell’elenco del Banchi Prova riconosciuti in Italia anche la Serbia e la Tanzania.     I Banchi di Prova in Europa si trovano: Austria – Banchi di Prova di Vienna e FerlachBelgio – Banco di Prova di LiegiRepubblica Ceca – Banco di Prova di PragaFinlandia – Banco di Prova di HelsinkiFrancia – Banco di Prova di Sant-EtienneGermania – Banco Nazionale di ProvaGran Bretagna – Banchi di Prova di Londra e BirminghamSpagna – Banco di Prova di EibarUngheria – Banco di Prova di BudapestSlovacchia – Banco Nazionale di Prova   I Banchi di Prova Extraeuropei si trovano: Cile – Banco di Prova di Santiago del CileRussia – Banco Nazionale di ProvaEmirati Arabi – Banco di Prova di Abu Dhabi       Convenzione sui nuovi punzoni ufficiali riconosciuti dalla CIP La Commissione Internazionale Permanente ha stabilito che dal 2014 tutti i Banchi di Prova debbano utilizzare i medesimi punzoni. In Italia tale legge è entrata in vigore dal 01 gennaio 2014 data in cui sono stati introdotti tutti i nuovi punzoni.  




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